Villa Floridiana, automobili parcheggiate all’interno del Parco.
Privilegiati amici e dipendenti? Offesi parco e cittadini, ho inviato una PEC al direttore.

Di recente ho ricevuto tante segnalazioni da parte di cittadini in merito alla presenza di autovetture e motoveicoli parcheggiati all’interno del parco della Villa Floridiana. Ho inviato una pec al Direttore del Polo museale della Campania, dr. Massimo Osanna evidenziando che, come da regolamento affisso su un cartello all’esterno della Villa, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, risulta assolutamente vietato introdurre biciclette o motorini; va da sé che è interdetta tassativamente anche l’introduzione di autoveicoli, anche dei dipendenti. E ho chiesto di verificare la natura di questa contravvenzione, individuando i responsabili e di agire affinché il regolamento su citato venga rispettato da tutti indistintamente ma il Direttore mi ha risposto che non c’è nessuna irregolarità e che hanno adibito appositamente quell’area come parcheggio anche per i dipendenti.

Dimenticando, il direttore neo-nominato, che (secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio – Parte II – Beni culturali Decreto legislativo, 22/01/2004 n° 42Articolo 20) tra gli interventi vietati ha:

  1. I beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione.

Motivo per cui ho presentato un esposto alla Corte dei conti.

Ci troviamo di fronte ad una situazione paradossale, dove cittadini e associazioni civiche, la Sovrintendenza e persino la Procura devono intervenire per chiamare il Comune di Napoli ad una normale attività di gestione dell’area.

Ma i consiglieri comunali, gli assessori, i funzionari, i dirigenti e la nutrita Municipalità, con i suoi consiglieri ed i suoi assessorini, vivono a Napoli?

L’assenza di un assessore alla Cultura e di un Sovrintendente si fanno sentire e su questo il ministro Sangiuliano dovrebbe essere più netto.

Il patrimonio di Napoli è responsabilità di tutti, comprese Procura, Corte dei Conti e Governo Nazionale che, in presenza di reiterate disattenzioni amministrative e gestionali dovrebbe intervenire, se è il caso, anche con commissariamenti.