Quello tra Israele e Palestina è un conflitto che dura da decenni e che oltre a vedere due fazioni dissanguarsi costantemente, vede le tifoserie dei governi occidentali schierarsi da una parte, non mostrando assolutamente la volontà di far terminare il conflitto.
Ormai la ‘nostra’ è diventata una cultura del tifo, proprio come allo stadio, in questo caso per Israele, nell’altro caso per l’Ucraina, mentre l’unica bandiera che dovrebbe sventolare è quella della Pace!
Sono le stesse istituzioni che si stanno schierando, e magari mentre vediamo che all’Orientale di Napoli gli studenti espongono la bandiera palestinese, così come in altre parti della città, abbiamo un sindaco che ‘sta cercando il miglior modo’ per sottolineare la vicinanza del Comune di Napoli con il popolo israeliano.
Si dimentica l’escalation ucraina dell’ultimo decennio, così come di quello israeliano negli ultimi 70 anni.
Insomma, tifo da una parte e dall’altra con la pelle degli altri, senza dimenticare che fummo in ‘pochi’ a raccogliere le firme per la pace cercando di indire un referendum, non appoggiato da nessuno, ma purtroppo non abbiamo raggiunto i numeri sufficienti questa primavera.
Ed ora? Abbiamo riportato i ‘riflettori’ sulla striscia di Gaza, poi li riporteremo sull’Ucraina, poi ci sarà un’altra guerra ancora, ma l’unica cosa su cui ‘riflettere’ è il fallimento culturale del millenario occidente, sfociato in tifo da stadio.
Gli unici a godere di tutto questo sono i produttori di armi.