Ci dovremmo solo vergognare, tra qualche giorno ci sarà il Bufala Fest nella stessa piazza dove pochi giorni prima è stato ucciso un giovane figlio di Napoli, come Giovanbattista Cutolo.

È vero, la vita va avanti, ma se proprio non si può evitare, dedichino al ragazzo un minuto di silenzio, anche se per la povera famiglia poco cambierà.
La cosa ancora più assurda è quella di festeggiare le nostre bufale, nonostante le devastanti politiche degli abbattimenti bufalini per sospetta brucellosi nel Casertano, nonostante l’ingiustificata mattanza di decine e decine di migliaia di capi sani e nonostante, sottolineo, la chiusura di centinaia di aziende bufaline.

Faccio davvero fatica a capire cosa ci sia da festeggiare, il ‘genocidio’ delle Bufale nel luogo dell’uccisione di una giovane vita?
Avrei preferito festeggiare finalmente gli atti concreti di De Luca, magari non a piazza Municipio con una ferita ancora fresca, dopo ben otto anni di assoluto immobilismo del governatore.

Intanto le bufale casertane sono destinate all’estinzione, e noi mangiamo e festeggiamo.