Nel giro di pochi giorni sono stata costretta a presentare un’altra interrogazione urgente sui moduli Covid dell’Ospedale del Mare, in quanto senza le dovute autorizzazioni siamo in presenza di Reato.

Dopo aver infatti ricevuto una risposta alquanto vaga dall’assessore Marchiello all’interrogazione n. 232 il 5 aprile scorso, sul destino delle strutture modulari Covid dell’ospedale del Mare, sono venuta a conoscenza del fatto che l’autorizzazione sanitaria vigente n. 73 del 25.11.2020, rilasciata dal Comune di Napoli per l’Ospedale del Mare, non ha mai ricompreso tali strutture modulari di terapia intensiva; dunque è mancata l’autorizzazione per la sicurezza delle cure e la determinazione del numero di posti letto utilizzabili, ai sensi del DM n. 70 del 2015.

Una cosa gravissima in quanto, la mancanza di autorizzazione sanitaria è un reato!
Alcuni medici mi scrivono che la proposta di dotare l’Ospedale del Mare in un unico blocco n.72 p.l. di terapia intensiva è, anti-sanitaria e ferale, in quanto più sono i p.l. intensivi più alta è la letalità, per le infezioni che si sviluppano e si diffondono. Scelta letale, immotivata e da bandire assolutamente! Ho quindi chiesto in primis, se sono attualmente conteggiati nel numero di posti letto di terapia intensiva della ASL Napoli 1 centro, nonché della Regione Campania, anche quelli delle strutture modulari di cui sopra, ed infine, in che modo possa essere possibile attivare un’unità operativa semplice dipartimentale da n. 72 posti letto di terapia intensiva collocandola in 3 strutture ospedaliere prefabbricate di recente realizzazione, totalmente distaccate dal presidio ospedaliero, per giunta in mancanza di autorizzazione ed accreditamento all’espletamento di attività sanitaria per conto del servizio sanitario nazionale! Il tutto assume ancora più rilievo se, nel periodo più critico, ci risulta siano stati usati solo due modulari per circa 16 posti letto, nonostante la mancata autorizzazione sanitaria!