Sono il primo consigliere regionale eletto dai cittadini in Campania ad appoggiare e firmare i due progetti di referendum, presentati già in Corte di Cassazione dal CLN (Comitato Liberazione Nazionale): il primo “contro il costoso invio delle armi da parte dell’Italia in Ucraina”, il secondo per la tutela del Servizio sanitario nazionale pubblico. Tali quesiti sono redatti e supportati da costituzionalisti ed esperti in materie giuridiche, come Ugo Mattei, Alessandro Somma, Luca Nivarra, Anna Maria Poggi, Paolo Cappellini, etc.
Ingenti risorse economiche vengono dedicate da un anno a questa parte alla guerra; solo per il 2023, secondo l’ultimo DEF, documento di Economia e Finanza del Governo, si prevede un aumento di 12 miliardi nel budget della Difesa, soldi delle nostre tasse sottratti al Paese e verranno sottratti 2 miliardi alla Sanità. Tutto questo contro il volere dei cittadini, i quali ancora una volta provano sulla loro pelle quanto poca sia la democrazia e l’attenzione per il Paese, motivo per cui le persone non vanno più a votare. Il quesito in ambito sanitario vuole limitare la presenza dei privati nella pianificazione sanitaria, al contrario di quello che abbiamo visto durante la Pandemia. E mentre i finti politici sventolano la bandiera della Pace accettando di continuare ad inviare armi dopo 1 anno di fallimenti e stragi, nessuno ha deciso di firmare per questi due progetti di Referendum, e che mirano al superamento di due situazioni assurde quanto anticostituzionali.