Finalmente domani ci sarà un’audizione alle 12 a Palazzo Santa Lucia, in cui verranno ascoltate le oltre 50 associazioni che hanno redatto il manifesto “contro il piano regionale che destina il 70% delle spiagge ai privati, un vero e proprio “racket delle spiagge” che riceverà dal piano regionale il 70% delle spiagge ad uso esclusivo dei privati.
La consultazione richiesta a viva voce dalle associazioni arriva, finalmente, dopo le consultazioni con i balneari e con i sindaci e dopo i circoli nautici; mentre tutti questi incontri si sono svolti in presenza con stampa al seguito, quella delle associazioni e dei cittadini si svolgerà con collegamento da remoto.
Le posizioni sono ben chiare e molto distanti dalle percentuali di ‘spiaggia libera’ rispetto alla valutazione dei comuni costieri.
Le coste sono un diritto inalienabile del cittadino, non devono essere di proprietà di nessuno; ma quando vieni a sapere che il canone dei lidi riporta cifre veramente irrisorie che si rinnovano anno dopo anno, capisci che a comandare sono loro e non chi è stato eletto dai cittadini.
Se solo vogliamo parlare della costiera, si parla di cifre meramente simboliche che vanno dai 50 euro minimo mensili fino a 500 euro per strutture di élite, e dai 600 euro ai 7000 euro all’anno (come sopra). Praticamente il nulla! Da ricordare che i bagnanti spendono minimo 50-70 euro per due persone per un posto pure stretto.