E’ terminato da poco l’evento organizzato dal coordinamento metropolitano di Napoli dell’ass. No all’Autonomia Differenziata, diritti uguali per tutti, tenutosi a Castel Nuovo nell’Antisala dei Baroni, in cui sono intervenuti docenti ed istituzioni del Sud.
Mi fa più paura adesso chi si erge a difensore della patria contrastando quest’ autonomia differenziata, come se la responsabilità fosse solo di chi governa ora il Paese, questo è l’ennesimo totale fallimento della classe dirigente meridionale, anche perché la tempistica di approvazione dell’Autonomia differenziata è in atto da tempo ed i colpevoli sono tutti i partiti.
Tutto ciò produrrà altra ricchezza per il Nord ed altro impoverimento per il Sud, con un’Italia sempre più divisa come accade dal 1861.
Dalla sinistra alla destra hanno apparecchiato la tavola per la Meloni, senza mai lavorare sui Lep (Livelli essenziali delle prestazioni).
In questo momento, il rischio è fare una battaglia di partito, quando ora serve farla per la reale difesa del territorio meridionale.
La Meloni sta realizzando ciò che anche lei voleva e lo abbiamo visto con il “colpo di stato” delle elezioni fulmine di settembre.
D’altronde chi oggi si oppone all’autonomia differenziata appartenendo a quei partiti che hanno deciso i giochi, sono gli stessi che per un anno hanno parlato di pace, sono scesi in piazza per dire No alla guerra, ma ancora votano per l’invio delle armi e la distruzione totale dell’Ucraina ed economica per l’Italia.