Che il Reddito di cittadinanza com’è stato attuato, e non com’era stato concepito, sia stato un fallimento politico è sotto gli occhi di tutti, il governo intanto procede alla sua graduale abolizione senza un reale progetto futuro.
Attualmente tra i percettori si contano 660mila campani occupabili non occupati, la metà dei quali, stando ai dati Anpal, non ha nemmeno sottoscritto il patto per il lavoro; rischiamo di trovarci una nuova bomba sociale tra le mani, con un rischio di problemi di ordine pubblico serio e migliaia di persone in mezzo ad una strada.

Ho presentato un’interrogazione importante alla Giunta. La Regione che investe tanto in formazione deve intervenire: urge una mappatura dei reali bisogni dei cittadini a cui facciamo riferimento, spendendo in una formazione più mirata.
Ad oggi, la situazione dei percettori napoletani e campani non è migliorata ai fini dell’inserimento lavorativo, intanto il Governo sta restringendo e ostacolando sempre più l’accesso al Reddito ai cittadini.

La strada tracciata dall’esecutivo Meloni è che entro il 2024 si dovrà sostituire il sussidio con misure di inclusione sociale e di politiche attive per coloro in grado di lavorare.