In queste ultime settimane stiamo assistendo ad una maratona di progetti per la riqualificazione dell’Albergo dei poveri, con politici di turno che fanno a gara a chi la spara più grossa, intanto rischiamo che i 100 milioni del PNRR assolutamente insufficienti per i lavori necessari a Palazzo Fuga, siano utili solo a riqualificarne una parte magari utile solo a chi l’avrà in concessione.

Soldi pubblici per la riqualificazione, introiti per i concessionari, proprio come per Autostrade.
Tutto ciò con una finta apertura ai progetti cittadini, alla faccia della partecipazione democratica e condivisa.

Abbiamo già avuto notizia dai quotidiani di una riunione tecnica al Mic in tempi strettissimi e di un piano che vedrebbe il palazzo ospitare un ‘ampliamento’ della Biblioteca Nazionale, come minacciava Franceschini, e del Museo archeologico nazionale; ma lo scandalo maggiore è che ci sarebbe in previsione un’area riservata di palazzo Fuga, per un albergo di lusso e per la ristorazione, senza considerare i vincoli culturali di quel Palazzo e principalmente in assenza di una visione unica e programmata che dovrebbe occuparsi e subito della messa in sicurezza dell’intero palazzo.

Se proprio ci fosse il bisogno di un albergo di lusso, basterebbe liberare l’Hotel de Londres a piazza Municipio dagli uffici del Tar.
Non vengono presi proprio in considerazione progetti come “l’Accademia delle eccellenze di Napoli e del Sud”, presentata lo scorso anno al Ministro Carfagna ed al sindaco, dall’associazione Passato e Futuro; anche il progetto del museo più grande del mondo, dell’Associazione RAM.

Stanno creando invece uno spezzatino di progetti che vedrebbe il palazzo del ‘700 più grande d’Europa nato per i poveri, snaturato in stanzette e locali qua e là. In assenza di un piano serio, rischieremo di fare inaugurazioni di opere incompiute come le tante in città, basti pensare ai lavori del Monte Echia, la Scorziata, gli ascensori e le scale mobili del parco Viviani e a Montesanto.

Ci vorrebbe un tavolo ufficiale tra ministro, sindaco e quelle associazioni che da anni denunciano lo stato di degrado di Palazzo Fuga, che potrebbe essere un vero bilancio per la città.