Bisognava aprire quei palazzi come una scatoletta di tonno, alla fine è stato aperto il Movimento 5 Stelle, oggi defunto giusto un anno fa ufficializzai una decisione già presa tempo prima, ossia quella di lasciare il ‘Movimento 55 fiducie’ e non mi sono mai pentita della scelta, specialmente dopo che hanno confermato per 55 volte la fiducia al ‘governo dei peggiori’, o per gli ennesimi accordi di palazzo (non solo) con il Partito Democratico, oggi neanche si conosce più la differenza.

A Piazza Carità, durante l’ultimo comizio per le elezioni del 2020, invitai il Movimento 5 Stelle a non cadere nuovamente nella tentazione di aprirsi a nepotismi ed accordi sottobanco, vano fu il mio ultimo tentativo. Lasciai definitivamente il Movimento 5 Stelle dopo la delibera firmata nell’ufficio di presidenza dal M5S, in cui si cercava di assumere nel palazzo i parenti dei consiglieri, costretti poi a ritirarla.

Mancano guide realmente forti, ed ormai il Movimento 5 Stelle risulta totalmente ininfluente nella sfera politica reale a partire dal basso pur avendo governato oltre 4 anni, il popolo non li ha premiati; all’interno dei Palazzi a parte Conte e pochi altri non si conosce nessuno, pochi sanno chi sono i consiglieri 5 stelle a Napoli e dei comuni almeno più importanti, stessa cosa in Regione ed in parlamento. Non ci sono figure di spessore e di rilievo che la società riconosce come tali, persino quelli bocciati nei consigli municipali sono stati poi infilati nei listini bloccati.

Tante le scelte prese contro il Sud, e tante manifestazioni da parte di Conte che guardava al Nord, specialmente a Milano, cercando di non perdere il bacino di voti dell’unico territorio che ancora ci credeva, il Mezzogiorno.