Un disastro annunciato quello dell’Atp tennis a Napoli, al di là delle strutture che occupano il nostro lungomare ostacolando pedoni e ciclisti, neanche una bella figura ci abbiamo fatto; è giusto che oltre alle scuse che comunque non sono arrivate da nessuno, qualcuno debba pagare ma sappiamo come andrà a finire!
Non dimentichiamo che tanti soldi sono stati tolti alla città per l’interesse di pochi che ci hanno guadagnato – infatti, con la deliberazione n. 385/22 e 386/22 viene riconosciuto l’evento “ATP 250 World Tennis in Naples” di particolare rilevanza pubblica, e di conseguenza è stata attuata la riduzione dell’80% del canone di occupazione di suolo pubblico, esposizione pubblicitaria ecc. risparmiando oltre 100 mila euro.
L’enorme umidità “inaspettata” sul terreno di gioco a pochi metri dal mare…il servizio di erogazione biglietti e rimborsi che lasciano a desiderare, tante cose andranno “ind’a scurdata” come al solito.
Napoli non ne esce per niente bene.

Intanto cominciamo a smantellare quella struttura che ha reso il nostro lungomare “liberato”, un lungomare “interrotto”.

Una città indebitata, dove la risposta ad ogni richiesta è “non ci sono fondi” perchè regala lo spazio pubblico concedendo uno sconto dell’ 80 % sulla cosap e sottraendo alle casse comunali quasi 100 mila euro?

Senza soffermarci sull’ignobile spettacolo del tennis fallito. In altre città le opposizioni avrebbero già chiesta la testa dell’assessore allo sport sempre che la si riconosca.

Questo il PALARGENTO chiuso da 25 anni.

Adesso sembra bombardato.

Ma non sarebbe più utile allo sport napoletano rimettere in sesto ed in funzione un impianto per la città, piuttosto che allestire queste strutture circensi in un luogo che ci è invidiato dal mondo intero per la naturale bellezza del paesaggio?

Il timore che strutture inizialmente temporanee sul Lungomare Liberato, come l’area del Tennis, possano diventare definitive e per un lungo periodo, non è infondato.
Nell’arco dell’anno viene sottratto tanto spazio alla libera circolazione dei pedoni, delle biciclette.
Non dimentichiamo che ci sarebbe una ciclabile, in uno dei pochi spazi senza macchine che esiste nella nostra città.
Così come il nostro meraviglioso Centro storico preso d’ostaggio dai tavolini di locali grandi come sgabuzzini, senza neanche il posto di una sedia al loro interno.

I cittadini sono costretti a camminare tra i tavoli di locali e i tavolacci delle sagre, utilizzati magari anche per grandi eventi, che nascono temporanei ma diventano permanenti.

Ciliegina sulla torta, ci sarebbero i campi per il gioco del tennis a pochi metri, perché fare un doppione? Evidentemente gli spalti devono servire anche ad altro.