Ricevuta risposta alla mia interrogazione. Parlano di priorità, intanto una donna è deceduta per Pronto Soccorso chiuso roba da terzo mondo.
Dopo il caso della donna deceduta qualche settimana fa fuori al Pronto Soccorso del San Giovanni Bosco, chiuso da oltre un anno, ho presentato l’ennesima interrogazione circa le Criticità ed il Sovraffollamento dei Pronto Soccorso Campani, riuscendo finalmente a ricevere una risposta scritta da parte della Direzione Generale per la Tutela della salute e il coordinamento del sistema sanitario regionale.
Mi hanno riferito che “il Sistema sanitario regionale soffre ancora per l’enorme numero di pazienti che usufruiscono dei Pronto Soccorso, che sono costretti a sostituire altri servizi socioassistenziali. Sarebbe prioritaria la riduzione degli accessi nei Pronto Soccorso, fornendo alle aziende specifici indirizzi regionali, informatizzando il sistema del Triage ospedaliero ed aumentando il personale infermieristico dedicato“.
Queste sarebbero le premesse e le promesse da parte della Direzione regionale, intanto la Regione Campania approvò nel 2020 un piano con DGRC n. 304 del 16/06/2020 e DGRC n. 378 del 23/07/2020, che prevedeva lavori di ristrutturazione e ampliamento di ben 26 Pronto Soccorso, oltre all’aumento di ambulanze a disposizione sul territorio. Dopo due anni, la maggior parte degli investimenti e lavori programmati non sono stati completati, non abbiamo visto la riapertura dei pronto soccorso e le persone continuano a morire per “lockdown ospedalieri”, roba da terzo mondo.
Sembra quasi vogliano far cadere la responsabilità sugli stessi utenti, in realtà è soprattutto la mancanza di un’adeguata medicina territoriale che non eroga i servizi a lei dovuti a crearci questo enorme problema, ma non solo. Basta esaminare i dati riportati spesso dall’avv. Carlo Spirito, Componente del Direttivo Regionale Federconsumatori Campania e della Consulta Giuridica Federconsumatori Campania, riguardante gli accessi ai pronto soccorso riportati negli indici del nuovo sistema di verifica LEA per l’assistenza distrettuale: Indicatore D05C – Tasso di accessi nei giorni feriali dalle ore 8:00 alle ore 20:00 di adulti con codice di dimissione bianco/verde standardizzato.
Nei dati che i nostri medici inviano al Ministero della Salute, viene riportato quanto la Campania sia tra le Regioni che vede soprattutto accessi di basso grado di gravità rispetto al resto d’Italia.
Il problema è che si rischia di morire per questioni banali, semplicemente perché ci ritroviamo ad avere 15 Pronto Soccorso, degradati e con poco personale, per 3 milioni di abitanti nell’area metropolitana, ossia 1 PS ogni 200 mila abitanti, invece che 1 ogni 150 mila abitanti come DM. N.70 del 2015. Tenendo conto di meno posti letto, numero bassissimi di ambulanze, sarebbe logico pensare che i Pronto Soccorso fanno da raccoglitore generale ed un minimo sovraffollamento, specialmente dopo due anni di pandemia, genererebbe disastri. Sta tornando l’inverno e si sa che gli ospedali lavorano di più in questo periodo, ma tra Covid ed altre emergenze, De Luca richiuderebbe tutto al minimo posto letto occupato?.
Per questo ho presentato una nuova interrogazione.