
Da diversi giorni l’Italia applaude la Spagna per aver introdotto una legge importante contro lo spreco del cibo che rivoluzionerà realmente le brutte abitudini di cittadini e soprattutto aziende, intanto, una mia proposta di legge giace in consiglio dal 2018 e neanche è stata mai calendarizzata nelle ultime due legislature. La proposta di cui fui la prima firmataria, raccoglieva le indicazioni della legge nazionale n.166 del 19 agosto 2016 per la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari, per coloro che invece hanno difficoltà ad accedere al cibo. Si tratta di sprechi alimentari di 12 miliardi di euro l’anno con 42 kg di cibo sprecato pro-capite. In Campania ci sono più di 500 mila cittadini che hanno difficoltà proprio nel reperire materie alimentari di prima necessità, un numero enorme che ci colloca tra i primi posti in Italia.
La mia proposta è molto semplice: premiare aziende alimentari di tutti i settori che garantiscono volumi sempre più ridotti di sprechi alimentari; la Regione invece, deve definire linee guida ed accordi diretti per favorire tale situazione. Insomma, opportunità ed accoglienza per i poveri della nostra Regione, la lavorazione e la trasformazione dei cibi pronti alla scadenza in materie certamente riutilizzabili in tantissimi settori, chiaramente la riduzione del rifiuto difficile da gestire e per ultimo il risparmio.
Le proposte di legge belle che il consiglio regionale ignora, però poi, all’occasione, diveniamo raffinati esterofili.
Saremmo potuti essere i primi da cui gli altri Paesi avrebbero potuto prendere esempio, ma i primati (quelli belli) evidentemente non ci piacciono.