Per anni, a causa dell’assoluta negligenza e della totale irresponsabilità di Comune di Napoli e Regione Campania, che hanno giocato a un sistematico scaricabarile, lo storico stadio Collana è stato abbandonato nel dimenticatoio, fino a farne l’emblema della fatiscenza. Una struttura prestigiosa, nella quale sono cresciute intere generazioni di sportivi professionisti e dilettanti, oggi è in uno stato di totale insicurezza e degrado strutturale, paragonabile al Parco Archeologico di Pompei, che in appena cinque mesi si vorrebbe trasformare in uno stadio modello e farne sede di riferimento per le Universiadi. Mi chiedo come sia possibile far entrare atleti in uno stadio in quelle condizioni, con un terreno di gioco dissestato, piste di atletica ridotte a fossati per un’opera di messa in sicurezza antincendio rimasta incompiuta e spalti pericolanti sui quali ospitare il pubblico. Ha dell’inverosimile la risposta dell’assessore Marchiello, che ha annunciato che entro domani, forse addirittura stasera, ci sarà la consegna dell’impianto alla Giano dopo la chiusura, ieri sera, del documento in cui sono stabiliti costi, ripartizione degli stessi e programma dei lavori. Il tutto senza il coinvolgimento alcuno delle tantissime associazioni grazie alle quali il Collana è stato tenuto in vita per tanto tempo. Dopo anni di paralisi, oggi ci vogliono convincere che realizzeranno la Cappella Sistina in appena qualche settimana.
