Mi trovo in difficoltà ogni volta che vi sento parlare, perché voi – veramente – con una foga da Aula di Tribunale raccontate una storia che non esiste. Stiamo qui per parlare di Bilancio. Cosa si aspetta la gente normale? Che prima di entrare nel merito ci sia data la possibilità di accedere a questo Bilancio e comprendere, ad esempio, dove sono appostate le risorse e dove avremmo potuto, in maniera opportuna, infilare i nostri emendamenti. La storia dell’accesso al bilancio ha del paradossale, l’Assessore lo sa bene, l’abbiamo discussa varie volte. Finalmente sono arrivate cinque persone nella mia stanza che hanno montato il link sul mio computer per accedere al bilancio, ma guarda caso questo link faceva riferimento a una piattaforma che dal 2 novembre non funziona più, quindi questa cosa, che nessuno poi qua dentro sa leggere, fa riferimento a una cosa vecchia. Per avere accesso al bilancio, quello vero, dovremo aspettare nuovamente che la gente impari, che ce lo vengano a spiegare, che ci sia dato l’accesso, per scoprire poi che, nonostante il nostro emendamento sull’Open Source che sarebbe stato efficacissimo per il risparmio, avete fatto un contratto con le ditte per l’accesso informatico che prevede il pagamento di ben 3 mila euro per ogni licenza. Il bilancio si discute leggendo il bilancio, ma non soltanto le proposte miserabili che fate, ma anche le spese che voi già avete considerato, che la Giunta già spreca. Voglio ricordare al consigliere Picarone che la nostra disponibilità a lavorare c’è sempre. Allorquando si fa la Commissione, la Commissione deve aprirsi al confronto. Riferire un’ora prima dell’inizio del Consiglio – considerando che il Consiglio è iniziato in ritardo altrimenti sarebbe stato contemporaneo – l’elenco degli emendamenti ammissibili, non ammissibili, alcuni con riserva. E che significa “con riserva”? Io adesso voto un provvedimento con riserva, ma la riserva poi chi me la scioglie, me la scioglierete direttamente in aula? Voglio ricordare sempre a Picarone, che è un po’ confuso, che i nostri emendamenti chiedevano, per esempio, di stabilire un tetto massimo alle consulenze esterne e agli incarichi dirigenziali, sarebbe stato importante, o lavorare sull’amianto, o sul patrimonio immobiliare – di cui non conosciamo ancora realmente qual è la vera consistenza perché ogni volta che chiamiamo i dirigenti in Commissione per chiedere che cosa possiede realmente la Regione Campania non si riesce a sapere; volevamo rimodulare il superticket per evitare che pagassero sempre i poveri, gli ultimi; un piano triennale per affrontare il problema delle polveri sottili e anche questo non è stato considerato. Il forte problema della Campania è il rispetto della salute e dei territori, cosa che voi non fate con il fallimento di tutti i provvedimenti sulla Terra dei fuochi. Voglio ricordare sempre a Picarone – che è sparito – che la spazzatura – perché lui considera spazzatura probabilmente quella che abbiamo versato sui tavoli e la gente che vive in quei territori – non era spazzatura, era Terra dei fuochi, è la terra arsa che continua a bruciare nella vostra indifferenza. E non ci mettiamo a fare gli statisti, a parlare del Governo, e dire “quando voi riuscirete… non sarete capaci”, ma parliamo degli argomenti che servono per la nostra terra. Questa legge che voi avete fatto è una legge piccola, probabilmente è per questo non volete consentirci di discuterla, perché dentro c’è poco, pochissimo, le azioni forti non ci sono e quello che veramente non capisco e vi chiedo è che cosa significa “con riserva”; questa riserva quando la scioglieremo?