“È ormai chiarissimo, i tempi della Regione Campania per prendere in mano seriamente la gestione del ciclo rifiuti sono troppo lunghi e mancanti di qualsiasi programmazione ed efficacia. Per chiudere virtuosamente il ciclo dei rifiuti, lasciandoci alle spalle discariche e inquinamento, il presidente De Luca inizi a smettere di fare il “racconta palle” sulle ecoballe, favola alla quale non crede più nessuno, e pensi seriamente alla gestione dell’umido e a piccoli impianti di compostaggio aerobico di prossimità. Dopo il bluff imbarazzante dell’impianto di Salerno e l’abbandono degli 11 impianti che mai hanno visto la luce, coi rifiuti costretti a viaggiare fuori regione con costi elevatissimi, De Luca dovrebbe incentivare i comuni a dotarsi di questi piccoli impianti: solo così si potranno fermare quei privati interessati a speculare con grossi impianti, con l’effetto di continuare a devastare il nostro territorio”. Lo dichiara la consigliera del M5S Maria Muscarà, dopo aver raccolto in audizione l’elenco delle doglianze dei presidenti EDA e dei sindaci, lasciati soli a gestire un problema che la Regione non sa amministrare. “Abbiamo già fatto presente in commissione Terra dei fuochi che la gestione corretta dell’umido inizia riconoscendo il valore della materia e il suo prezioso contributo per le bonifiche e il risanamento delle terre già troppo offese dall’agricoltura intensiva, mediante piccoli impianti di prossimità coerenti con le esigenze di ciascun territorio – spiega la consigliera – In Campania abbiamo una produzione annua di umido di circa 750 mila tonnellate. Con il piano di De Luca che prevede nuovi grossi impianti si supererebbe abbondantemente il fabbisogno regionale e si metterebbero a rischio le colture campane, costrette a trasformarsi per le esigenze di alimentare gli impianti e renderli economicamente sostenibili. Senza contare che gli impianti di TMM (trattamento meccanico manuale) proposti, in aggiunta a quelli esistenti, renderanno la Campania un enorme luogo di smaltimento dei rifiuti non solo campani, ma anche provenienti da regioni in crisi come il Lazio, la Calabria e la Puglia. De luca vuole fare della Campania ancora una volta la pattumiera d’Italia? Non glielo consentiremo.”
“Dopo due anni e mezzo siamo ancora all’anno zero – conclude Muscarà – annunciare non è sufficiente, bisogna dare risposte concrete e queste partono da piccoli impianti efficienti e rispettosi dell’ambiente e delle comunità locali “
