Ilside si muore di veleni ma te lo dicono forse ,dopo 10 giorniBellona – INCENDIO ILSIDE:Ecco i risultati della vergognosa ARPAC!Sul sito ARPAC hanno finalmente pubblicato i risultati delle diossine nell’aria per l’incendio ILSIDE. I valori sono 10 volte superiori ai valori guida Tedeschi, gli unici al momento esistenti. Tenendo conto che il prelievo dell’aria è iniziato dopo 24 ore dall’incendio, possiamo solo immaginare quanta diossina c’era nelle prime ore. A questo bisogna aggiungere che è la prima volta che leggiamo dati che riguardano la diossina; dal momento che nei precedenti incendi non erano mai stati pubblicati. Vergognoso è inoltre che l’ARPAC abbia impiegato ben 13 giorni per avere i risultati. Sicuramente con una organizzazione seria avremmo potuto avere i risultati entro 3 giorni dall’incendio. Inoltre al fine di diramare tempestive linee di comportamento per l’evacuazione sarebbe bastato l’utilizzo di un laboratorio mobile per ricavare la presenza di aldeidi e di benzene con i risultati entro 2/3 ore. Appare ancora più paradossale leggere che i prelievi sono stati fatti ad 1 km dall’incendio per necessità strumentali (mancava una presa di corrente); quando, ad appena 50 metri, si poteva approfittare del centro di accoglienza, di alcune abitazioni ed attività commerciali. Alla luce di quello che in questi due anni abbiamo compreso di ARPAC possiamo tranquillamente affermare che nonostante spenda oltre 200 mila euro l’anno per pagare i dipendenti per un servizio di pronta disponibilità in caso di emergenze, lo stesso non serve a nulla perchè fornisce i dati solo dopo diversi giorni. Si tratta dell’ennesima distribuzione di soldi ai dipendenti in cambio di nessun servizio. Ovviamente la responsabilità non è dei dipendenti ma in capo ai vertici ARPAC.
Pubblicato da Marì Muscarà su Giovedì 3 agosto 2017
Ecco i risultati della vergognosa ARPAC!
Sul sito ARPAC hanno finalmente pubblicato i risultati delle diossine nell’aria per l’incendio ILSIDE. I valori sono 10 volte superiori ai valori guida Tedeschi, gli unici al momento esistenti. Tenendo conto che il prelievo dell’aria è iniziato dopo 24 ore dall’incendio, possiamo solo immaginare quanta diossina c’era nelle prime ore. A questo bisogna aggiungere che è la prima volta che leggiamo dati che riguardano la diossina; dal momento che nei precedenti incendi non erano mai stati pubblicati. Vergognoso è inoltre che l’ARPAC abbia impiegato ben 13 giorni per avere i risultati. Sicuramente con una organizzazione seria avremmo potuto avere i risultati entro 3 giorni dall’incendio. Inoltre al fine di diramare tempestive linee di comportamento per l’evacuazione sarebbe bastato l’utilizzo di un laboratorio mobile per ricavare la presenza di aldeidi e di benzene con i risultati entro 2/3 ore. Appare ancora più paradossale leggere che i prelievi sono stati fatti ad 1 km dall’incendio per necessità strumentali (mancava una presa di corrente); quando, ad appena 50 metri, si poteva approfittare del centro di accoglienza, di alcune abitazioni ed attività commerciali. Alla luce di quello che in questi due anni abbiamo compreso di ARPAC possiamo tranquillamente affermare che nonostante spenda oltre 200 mila euro l’anno per pagare i dipendenti per un servizio di pronta disponibilità in caso di emergenze, lo stesso non serve a nulla perchè fornisce i dati solo dopo diversi giorni. Si tratta dell’ennesima distribuzione di soldi ai dipendenti in cambio di nessun servizio. Ovviamente la responsabilità non è dei dipendenti ma in capo ai vertici ARPAC.