Amianto in spiaggia a Napoli

AMIANTO IN SPIAGGIA E BAGNANTI IGNARIECCO COSA SUCCEDE A NAPOLILa spiaggia di Trentaremi è una discarica a cielo aperto di amianto, che pare sia presente sulla spiaggia addirittura dal 1959. Solo l’anno scorso sono stati stanziati 180mila euro per una bonifica che inspiegabilmente non è ancora cominciata. In via precauzionale chiederemo la presenza fissa della Capitaneria di porto, a largo della baia, almeno nei week end al fine di impedire e inibire l’accesso a chiunque cerchi di raggiungere la spiaggia fino a quando non termineranno i lavori di messa in sicurezza e bonifica.#HelpAmiantohttps://goo.gl/K6tzeZ

Pubblicato da MoVimento 5 Stelle Campania su lunedì 26 giugno 2017

“La spiaggia di Trentaremi è una discarica a cielo aperto di amianto”. La clamorosa denuncia è del Movimento 5 Stelle che, sabato 24 giugno alle ore 10 e 30, presso il giardinetto situato all’inizio della discesa Marechiaro, in via Posillipo, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare la pericolosità della situazione. All’iniziativa hanno partecipato i portavoce parlamentari Roberto Fico e Paola Nugnes insieme alla consigliera regionale Maria Muscarà e del Comune di Napoli Francesca Menna. “La splendida spiaggia di Trentaremi è collocata all’interno dell’area marina protetta della Gaiola – spiegano in una nota – continua meta di numerosi bagnanti e turisti che raggiungono il sito ignorando il pericolo a cui sono esposti”. “Quell’amianto pare che sia presente sulla spiaggia di Trentaremi addirittura dal 1959 – continuano – solo l’anno scorso sono stati stanziati 180mila euro per una bonifica che inspiegabilmente non è ancora cominciata”. “Chiederemo al sindaco Luigi de Magistris di emanare subito un’ordinanza per obbligare tutti i rent-kayak (situati nelle vicinanze dell’area interessata) – proseguono – ad apporre nei loro esercizi commerciali cartelli recanti avvisi sulla pericolosità di Trentaremi per la presenza delle scorie di amianto”. “Infine, in via precauzionale chiederemo la presenza fissa della Capitaneria di porto, a largo della baia, almeno nei week end – concludono gli esponenti del M5S – al fine di impedire e inibire l’accesso a chiunque cerchi di raggiungere la spiaggia fino a quando non termineranno i lavori di messa in sicurezza e bonifica”

Il controllo ambientale è scarsissimo nel nostro territorio, noncuranza, superficialità rimbalzo di responsabilità e così ci troviamo a dover segnalare il rischio amianto in una delle perle della nostra costa, la spiaggia di trenta remi.
Una situazione vecchia di 60 anni.
Un rischio certo, un pericolo per la vita delle persone che ignare approdano e stazionano sulla spiaggia.
In regione Campania nessuna attenzione, tanto che i nostri emendamenti sull’amianto sono stati ignorati e bocciati dalla maggioranza e anche dai finti ambientalisti.