Ora due quartieri sono divisi da un tunnel dedicato alle auto ed infrequentabile dai pedoni.
Gli ultimi dati sulla qualità dell’aria nelle gallerie sono assolutamente allarmanti.
Vorremmo che questo splendido percorso fosse restituito alla fruibilità dei cittadini e dei turisti, ed invito i consiglieri che ignorano questi straordinari percorsi per colles e per cryptam, a cui si affiancano spesso mirabili opere di ingegneria idraulica romana, a visitarli e promuoverne la risistemazione;
credo sia un dovere a cui non possiamo sottrarci.
“La «Crypta Neapolitana», comunemente nota come «Vecchia grotta di Posillipo» e raffigurata all’epoca del «Grand Tour» su innumerevoli fogli di stampe e gouache, è sbarrata da quasi un secolo. Tanto che ormai pochi ne conoscono l’esistenza. Stiamo parlando della meravigliosa galleria realizzata duemila anni fa dall’architetto Lucio Cocceio per collegare Napoli ai Campi Flegrei, che un tempo suscitava l’ammirazione e lo stupore dei visitatori.
Una lunga galleria di 711 metri, dalla larghezza originaria di m 4,50 e con un’altezza di 5 metri che fu scavata nel tufo nel I secolo a.C.
Fu per secoli una strada importante di comunicazione fra Neapolis e Puteoli, ma il collegamento oggi è in disuso. L’ingresso della grotta si trova nel parco Vergiliano, il parco archeologico che è alle spalle della chiesa di Santa Maria di Piedigrotta a Mergellina, vicino alla stazione Fs di Mergellina.
Purtroppo, dal parco, la Grotta di Posillipo non è percorribile ma un breve tratto è visitabile al lato opposto e cioè all’imbocco di Fuorigrotta da via di Grotta Vecchia. La crypta fu allargata nei secoli subendo anche un abbassamento del piano stradale e delle opere di pavimentazione nel 1455 da Alfonso d’Aragona, nel 1548 da don Pedro di Toledo e nel 1748 da Carlo di Borbone. L’ultimo lavoro fu effettuato dal Comune di Napoli nel 1893 mentre con la costruzione delle gallerie stradali verso Fuorigrotta la grotta ha perso importanza ma rimane una testimonianza unica al mondo della grandezza di Neapolis.
La delibera della giunta comunale del 2005
Finché arriva il risveglio. Una decina d’anni or sono l’allora sindaco Rosa Russo Jervolino decise che era giunta l’ora di rendere nuovamente percorribile la Crypta Neapolitana al fine di «recuperare alla città uno dei luoghi più significativi della sua storia» e ricucire mediante un suggestivo percorso pedonale due importanti quartieri collegati soltanto da traffico veicolare. Il 6 maggio 2005, convocata la giunta comunale, fu approvata una delibera accompagnata da elaborati descrittivi, tecnici ed economici. La spesa prevista, 3.515.552 euro e tredici centesimi, era niente rispetto ai sedici milioni di euro che sarebbero poi stati gettati nell’inutile ectoplasma, pomposamente chiamato Forum Universale delle Culture.
Il timbro «Esecuzione Immediata» apposto sulla delibera faceva sperare in una rapida riapertura della Crypta Neapolitana. Invece non è successo niente e dopo più di dieci anni siamo ancora in attesa di spiegazioni.”
Di seguito il nostro emendamento presentato al Collegato alla Stabilità 2016 e al Collegato alla Stabilità 2017

Inammissibile il nostro emendamento che intende destinare un contributo straordinario per le opere di riqualificazione e riapertura della Crypta Neapolitana che collega Mergellina con Fuorigrotta. Uno splendido percorso ciclo-pedonale negato alla città.