<<Oggi abbiamo la prova che ciò che denunciavamo era vero : la legge di riordino del servizio idrico regionale voluta dalla Giunta De Luca e approvata a colpi di maggioranza è una privatizzazione strisciante di un bene comune.  L’avevamo denunciato con forza addirittura occupando il Consiglio regionale della Campania>>. Lo dice la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà a proposito delle imminenti scadenze per eleggere i rappresentanti dell’ Eic ( Ente Idrico Campano). <<Come già abbiamo fatto rilevare molti sindaci, quasi la metà dei comuni campani non hanno aderito al nuovo Ente perché calato dall’alto -sottolinea Muscarà- la nuova legge prevede che al posto dei primi cittadini in dissenso vengano nominati dei commissari prefettizi>>.

<< La Giunta De Luca con un colpo di mano voleva preparare un provvedimento ad hoc -denuncia- per consegnare agli stessi commissari alla stregua dei sindaci la facoltà di votare il presidente della Regione constata che non aveva più consenso in molti Comuni della Regione -spiega Muscarà- d’imperio stava organizzando una sorta di “golpe” per nominare suoi rappresentanti nell’Eic. Una forzatura antidemocratica che se fosse stata portata a termine avrebbe trasformato l’Ente idrico in un soggetto alle dipendenze dirette di De Luca e Bonavitacola>>.

<Pare che l’iniziativa sia saltata anche grazie alla pressione e alla mobilitazione dei comitati dell’acqua pubblica -prosegue- resta sullo sfondo la data del 14 dicembre per le presentazioni delle liste e del 19 per l’elezione dei rappresentanti nell’Eic>>.

<< Il M5S denuncia già i soliti movimenti clientelari e prove di consociativismo – conclude Muscarà – che porteranno alla nascita di un Ente che è stato imposto dall’alto>>.