Negli anni da diritto inalienabile è diventata merce politica. Abbiamo cercato di ostacolare l’approvazione della legge truffa voluta da De Luca in ogni modo e con ogni mezzo e il centrosinistra in aula ha approvato un testo che forse nemmeno conosce, violando ogni regola di democrazia. C’e’ un risultato referendario, una volontà popolare che deve essere rispettata. Invece De Luca e’ abituato a fare tutto da solo, impartendo ordini dal Palazzo della Regione, senza rispetto nè per le istituzioni nè per i cittadini.
Qui una Presentazione esplicativa

De Luca e la sua Giunta propongono ai campani una legge sull’acqua inaccettabile:

  1. ripropone il commissariamento,
  2. va contro i referendum 2011
  3. va contro i 27 milioni di elettori italiani che vogliono l’acqua pubblica e partecipata

Mentre la Giunta De Luca propone un grande carrozzone regionale, l’EIC (Ente Idrico Campano), i cittadini chiedono rispetto per l’esito referendario del 2011.
De Luca inverte la rotta sulla gestione pubblica e partecipata della risorsa Idrica. Il disegno di legge De Luca/Bonavitacola sul riordino del servizio idrico integrato, imposto al Consiglio regionale, espropria di ogni potere i Sindaci e le comunità locali, che saranno relegati ad una funzione esclusivamente consultiva. Le decisioni saranno prese da altri, al di fuori dei propri territori in forme non democratiche e non partecipate. Questo vuol dire svuotare la democrazia, avere un’unica idea della politica che prolunga il commissariamento, dismette gli Enti Locali e privatizza i servizi pubblici essenziali per favorire lobbies e capitale finanziario. L’accelerazione impressa alla discussione degli emendamenti discussi ieri, 12 novembre, in VII Commissione Ambiente della Campania, dal Presidente Gennaro Oliviero e dalla maggioranza, è stata l’espressione più tangibile della fretta con cui questa Giunta vuole arrivare all’approvazione del disegno di legge, spazzando via ogni forma di dialogo democratico come una inutile “perdita di tempo”.